Da sabato scorso, giorno in cui sono stato messo al corrente del rapido precipitare della situazione, ho cercato in tutti i modi di provare a mediare, nel rispetto delle legittime scelte societarie e nei limiti del mio ruolo. Ci sono stati contatti quotidiani con le parti interessate, tentativi di conciliazione, proposte di rinvio. Purtroppo non si è trovata una strada per riuscire almeno ad accorciare le distanze, evitando l’interruzione delle proiezioni e – soprattutto – dei rapporti di lavoro.
L’auspicio è che le buone intenzioni espresse da entrambe le posizioni trovino riscontro, riportando presto il cinema a Treviglio. Perché a Treviglio il cinema è di casa.